MI, Milano. Biblioteca Braidense

La Biblioteca Nazionale Braidense fu istituita nel 1770 dall’imperatrice Maria Teresa, per supplire alla mancanza “di una biblioteca aperta ad uso comune di chi desidera maggiormente coltivare il proprio ingegno, e acquistare nuove cognizioni”. La Biblioteca Ambrosiana, “ricca bensì di manoscritti”, ma non di “libri stampati”, veniva infatti considerata inadeguata allo scopo. In considerazione di ciò, l’imperatrice decise di destinare ad uso pubblico la biblioteca del conte Carlo Pertusati, che nel 1763 era stata acquistata dalla Congregazione di Stato per la Lombardia su iniziativa del ministro di Maria Teresa, principe di Kaunitz, risoluto a garantire la permanenza a Milano della pregevole raccolta. Negli intenti del funzionario austriaco, il fondo Pertusati avrebbe dovuto costituire la pietra d’angolo di una biblioteca ad uso pubblico, in linea con l’azione riformatrice teresiana nel campo dell’istruzione.

Nel 1773, con la soppressione della Compagnia di Gesù, le biblioteche del Collegio Braidense e delle case professe gesuitiche di San Fedele e San Girolamo divennero proprietà dello Stato e andarono così ad accrescere il fondo Pertusati di 34.000 unità. Alcune sale del Palazzo braidense, anch’esso statalizzato, furono riadibite a biblioteca, in conformità a una precedente direttiva di Maria Teresa, che aveva palesato la sua volontà di inaugurare il nuovo istituto “in un sito opportuno e per quanto possibile vicino al centro della città, di facile e comodo accesso a ciascuno che vorrà frequentarla”. Nel 1778 fu acquistata e incorporata la biblioteca di Albrecht von Haller, medico e botanico svizzero di chiara fama. Con i suoi 24.000 volumi, il fondo Haller avrebbe dovuto nutrire un settore scientifico sin lì piuttosto carente.

Forte del suo considerevole patrimonio di 80.000 volumi, la Regia Imperialis Biblioteca Mediolanensis poté aprire i battenti nel 1786. Gradatamente, gli esemplari provenienti da diverse raccolte private e monastiche e poi i duplicati della Biblioteca Imperiale di Vienna andarono ad affollare gli scaffali dell’istituto. In data 30 aprile 1788 fu emanata dalla Regia Intendenza politica di Milano una legge per la regolamentazione del “diritto di stampa”. A ogni tipografo attivo in Lombardia si prescriveva il deposito obbligatorio in Biblioteca di una copia per ogni documento stampato. Con l’entrata in vigore della nuova disciplina, la Biblioteca poté quindi incamerare tutte le pubblicazioni dello Stato di Milano, il che rese ancora più ampia e diversificata la sua offerta libraria. Durante la Restaurazione l’obbligo di deposito ricadde su tutte le pubblicazione del Regno Lombardo-Veneto. In seguito fu nuovamente delimitato alla sola provincia milanese.

La Biblioteca è ancora oggi titolare del deposito legale relativo a tutte le pubblicazioni cittadine.

Nel corso del XIX secolo la Braidense fu preposta sia alla conservazione sia alla pubblica lettura e dal 1861 la frequentazione del pubblico fu agevolata dall’apertura serale.

Comunicazioni

Apertura del servizio di prestito locale e interbibliotecario

Da lunedì 23 novembre riapre il servizio del prestito locale e del prestito interbibliotecario da remoto in ottemperanza alla circolare 26 del 13/11/2020 della Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali, nelle giornate di lunedì, martedì, mercoledì e giovedì dalle ore 9,30 alle ore 13,30.
Il servizio è garantito esclusivamente ai lettori iscritti alla biblioteca, non sarà possibile prevedere nuove iscrizioni, l’ufficio accoglienza rimarrà chiuso fino al 3 dicembre 2020.

chiuso fino al 3 dicembre 2020.

Biblioteca Nazionale Braidense
Direttore: Dott.ssa Maria Goffredo
via Brera, 28 – 20121 Milano
tel. +39 02 86460907
fax +39 02 72023910
email: b-braibeniculturali.it
email certificata : mbac-pin-brmailcert.beniculturali.it
riceve messaggi esclusivamente da altri indirizzi di posta elettronica certificata.
sito web: www.braidense.it

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